Autunno Austria INIZIO 

(by Stefano)

Una gioia che sfuma lasciando il posto alla delusione, così come l'estate cede inesorabile il passo ai colori dell'autunno...  

queste sono le sensazioni che ci restano dopo la trasferta a Linz.

Linz, terza città austriaca per popolazione, è nota principalmente per due cose: è sede dell'Oberösterreichisches Landesmuseum ed è praticamente inespugnabile per i colori biancorossi.

Ciononostante anche nella giornata di ieri un manipolo di sei tifosi bolzanini ha deciso di tentare l'ennesimo assalto disperato a questa fortezza hockeystica, trovandosi nel primo pomeriggio per affrontare le cinque ore di viaggio (fortunatamente tutto autostradale) che separano Bolzano dalla Keine (Viele?) Sorgen Eisarena. 

Sapendo che ci stavamo recando in uno dei palazzi più difficili della lega, sia dal punto di vista sportivo che da quello del tifo, eravamo animati da un fiero spirito combattivo volto al sostegno incondizionato della squadra, indipendentemente dal risultato che la partita avrebbe decretato.

E dopo cinque ore di viaggio ed un arrivo a pelo pochi minuti prima del face off, i nostri occhi quasi non credevano quello che stava capitando: un Bolzano estremamente solido e cinico nel primo tempo aveva abbattuto per ben tre volte le difese del Linz, andando al riposo su un insperato tre a zero.

Purtroppo però per i successivi due tempi ragazzi non sono riusciti a mantenere il risultato, e francamente nonostante l'ampio margine di vantaggio conseguito nei primi 20 minuti, ho sempre avuto l'impressione che la squadra avversaria "girasse" meglio e che le cose avrebbero cambiare... e purtroppo così è stato. 

L'arena che ci ha ospitato era piena in ogni ordine di posti ed ha acquisito entusiasmo nel corso della partita accompagnando la squadra di casa in una clamorosa rimonta.

La cosa che più mi ha impressionato era vedere tutti i tifosi presenti cantare e battere le mani, trasformando il palazzo in un vero e proprio catino bollente, quello che spero un giorno potrà vedersi anche a Bolzano.

Visto che eravamo solo in sei, nel settore ospiti sono stati fatti accomodare anche dei tifosi di casa, in particolare molti bambini, a cui a fine partita abbiamo dato il cinque.

Senza giri di parole si è trattato di un vero dramma sportivo! Il paradosso è che a confortarci c'era solo il ricordo di altre partite perse in modo simile a Linz e che però avevano una posta in palio più elevata (vedasi play-off dell'anno scorso e l'anno prima...), e che quindi, trovandoci ieri in stagione regolare, tutto sommato il danno non era poi così grave...

Magra consolazione certo, Che però ci ha fatto trascorrere anche il viaggio di ritorno tra battute risate e immancabile sosta al Mac.

Rientrati a Bolzano alle 3:15 di mattina ci siamo salutati pensando già alla partita di domani (domenica), concordando sul fatto che una partita ravvicinata sia il modo migliore per scacciare questa delusione. 

Forza Bolzano!