INIZIO Innsbruck

 (di Riccardo Giuriato) I “ragazzi”, a momenti, ne combinano un'altra. Dopo la rocambolesca sconfitta contro lo Znojmo, ci vuole un gol a 55 secondi dalla fine per aver ragione di un Innsbruck che avrebbe decisamente meritato la vittoria più dei biancorossi.

Il primo tempo vede gli austriaci subito in avanti a mettere sotto assedio la gabbia di Melichercik, che si vede arrivare addosso dischi da ogni parte; i Foxes provano a rompere il ritmo agli avversari e si fanno vedere dalle parti di Chiodo, ma Oleksuk non riesce a sfruttare un bell'assist di Frigo. Poco dopo, prima Spurgeon (respinta) e subito dopo Lammers (traversa) fanno venire i brividi ai 3839 (record stagionale) spettatori del Palaonda.

Ricevuta la “sveglia”, i biancorossi si portano all'attacco e, al 05:17, colpiscono: Root recupera un disco servendolo a Frank che tira; il tiro viene rallentato da un difensore ma arriva sulla stecca di Insam che infila l'1 a 0. Passano pochi minuti e, in power-play, il Bolzano fa 2-0: Egger per Reid appostato vicino al palo e disco alle spalle di Chiodo.CENTRO Innsbruck Gli “squali” d'oltre Brennero hanno il pregio di non smarrirsi e riprendono ad attaccare con veemenza, ma non riescono a passare; “rischiano” il tris i Foxes, se Vallerand fosse meno sfortunato: assist al bacio di Metropolit e disco che si stampa sulla traversa.

Nel secondo tempo continua l'assalto dei tirolesi che passano con l'uomo in più: Frank viene punito per uno sgambetto e, dopo un minuto, Desantis viene dimenticato da solo nello slot e non ha problemi a dimezzare le distanze. Dopo una lunga fase di stanca, prima è Schennach a chiamare Marcel alla gran parata, poi è Smith a trovare il varco giusto per pareggiare il risultato, infilando il nostro portierone sotto i gambali.

La terza ed ultima frazione vive di fiammate improvvise: prima è Stach che, complice la deviazione di un difensore, colpisce la base del palo a portiere battuto, poi è Oleksuk che si vede respingere i tiri da Chiodo prima e da un difensore poi. Ad un certo punto, Bishop va via ad Obi che lo stende: rigore che però Melichercik blocca alla grande. Poco dopo ci vuole un miracolo di Ryan Glen per togliere dalla porta un disco che aveva già superato il nostro portiere. L'Innsbruck sembra averne di più ma, quando meno te lo aspetti, Palmieri riceve da Metropolit e insacca; il Palaonda esplode e, alla fine di 55, eterni, secondi può festeggiare il ritorno alla vittoria.

TOP:

Marcel Melichercik: ennesima, sontuosa partita del portierone slovacco. Vero, magari concede qualche rimbalzo di troppo, ma è sempre “sul pezzo” e infonde sicurezza ai compagni; se poi loro si “dimenticano” gli avversari liberi nello slot, la colpa non è certo del numero 92.

Daniel Glira: sarò ripetitivo, ma credo che il giovane Daniel sia un “puledro di razza”; pulito, ordinato, mai un gesto sopra le righe, una parola di troppo. Da bravo ragazzo cerca di prendere esempio dai “veterani” e non si lascia intimorire da giocatori che gli sono superiori di stazza.

FLOP:

Hannes Oberdörfer: Obi, cosa ti succede? Vero, non sei mai stato un fuoriclasse, ma hai sempre messo anima, cuore e sangue sul ghiaccio; quest'anno invece forse risenti ancora della carica alla testa?

Nick Palmieri: Pandoro mio, cosa mi combini? D'accordo, hai segnato il gol della vittoria stasera, ma oltre a questo? Oggi sembravi quasi svogliato, poco movimento senza disco

HCB-HCI 3-2 (2-0; 0-2; 1-0): 05:17 Marco Insam (1-0); 07:22 Brodie Reid PP1 (2-0); 23:13 Jason Desantis PP1 (2-1); 36:16 Austin Smith (2-2); 59:04 Nick Palmieri (3-2)

FINE Innsbruck