di Sergio Bertoli

Partiamo dalla fine, due punti persi o uno guadagnato? Difficile rispondere, certo alla luce di quanto visto nei primi 40 minuti propenderei per la prima ipotesi ma, se penso che a 4 minuti e 20 secondi dalla terza sirena gli ospiti conducevano meritatamente 3 -4 allora si può certamente parlare di punticino guadagnato. Bel Bolzano comunque, con sprazzi di bel gioco e ad un certo punto in vantaggio 3 – 1 e padrone assoluto del ghiaccio, ma poi cos’è successo? E’ successo quello che normalmente succede a chi in difesa ha la coperta troppo corta, soprattutto in partite con diverse penalità (come questa) dove gli special team diventano protagonisti; ecco il punto, quando scendono sul ghiaccio gli specialisti di p.p. e p.k. Bolzano “gira” con soli 4 terzini ed a lungo andare questi risultano poco lucidi sia nelle conclusioni, che nelle impostazioni, che nelle coperture. Znojmo invece può contare su 4 blocchi omogenei sia davanti che dietro ed alla fine questo ha fatto la differenza, i cechi dal 40° in poi quando affondavano i colpi sembravano un coltello nel burro tanto erano stanchi i giocatori di casa e solo il solito grande cuore biancorosso è riuscito a portare a casa almeno un punticino.

Pronti via e vedi subito che le volpi sono in serata di vena, belle triangolazioni e subito occasioni da rete che fioccano, quasi logico il vantaggio per merito di DICASMIRRO al minuto 3:01 che spinge in rete un passaggio rasoghiaccio di Flemming che taglia la pista da parte a parte. Znojmo non si scompone più di tanto ed inizia a far girare il puck come solo le squadre dell’est riescono a fare: minuto 6:47 tiro di Bartos, Juebl fa quel che può e BIRO insacca sfruttando il rebound. Bolzano però è in serata e ricomincia a farsi vedere dalle parti di Nechvatal, finchè al minuto 17:20 trova il nuovo vantaggio con un tiro dalla blu di OBERDOERFER che sorprende nettamente il goalie ospite.   

Partenza da urlo dei biancorossi nel periodo centrale, passano solo 2 minuti e mezzo che il nuovo idolo del PalaOnda NICK PANDORO PALMIERI (a proposito resterà visto che il 16/12 scade il suo tryout?) infila di prepotenza il 3 – 1 giganteggiando in mezzo a due difensori ospiti, ma poi solo 1 minuto e 20 secondi dopo BACA riporta Znojmo a -1 partendo dall’angolo e depositando indisturbato alle spalle di Huebl dopo aver saltato mezza squadra di casa. Bolzano comunque domina, ma inizia a mancare la lucidità in fase conclusiva e la spia della riserva si fa sempre più rossa.

Terzo Drittel con Bolzano che inizialmente illude, ma al 6:48 arriva il pari ospite con una bomba da 2 metri di STACH che arriva a rimorchio di Rehus, con lo stesso STACH che un minuto e mezzo dopo e precisamente all’8:26 sfrutta un errore dei padroni di casa e firma il primo vantaggio Znojmo della serata. Bolzano è in ginocchio e vacilla vistosamente, ma si aggrappa a tutto ciò che ha ovvero al suo vecchio cuore biancorosso e cerca di reagire, fioccano le penalità per entrambe le compagini e, quando la vittoria sembra ormai aver preso la strada della repubblica ceca JOEL BRODA innescato da McMonagle si invola verso Fucik (che aveva sostituito dopo la terza rete biancorossa un disastroso Nechvatal) e mette il disco sotto l’incrocio dei pali facendo esplodere il PalaOnda al minuto 15:40. L’inerzia della gara ora torna dalla parte degli uomini di Pokel che però non riescono a portare a termine la missione e si va così all’extra time.

L’Overtime dura pochissimo, perché al minuto 2:06 una stupenda azione degli ospiti pone fine alla contesa, passaggio con il contagiri di Corey che mette BACA a tu per tu con Huebl con Martin che non perdona, disco in fondo al sacco e vittoria Znojmo per 4 – 5.

Alla luce degli altri risultati Bolzano mantiene la sesta piazza con due punti di vantaggio sul Vienna, ma deve mangiarsi le mani perché con una vittoria avrebbe potuto scavalcare in classifica proprio i rivali di serata, ma non c’è tempo per piangere sul latte versato, venerdì arrivano LE LATTINE ed i ragazzi chiamano a rapporto il loro 7° uomo per trasformare il PalaOnda in un inferno.