Campioni della EBEL 2018! in quanti, onestamente, ci credevano a dicembre, quando il Bolzano era a 9 punti dal Fehervar penultimo in classifica e sotto per 3-0 dopo il primo drittel? Questa pazza stagione del Bolzano ha trovato la sua giusta apoteosi in quella stessa arena che già vide l'impresa dei biancorossi allora guidati da Tom Pokel; era il 13 aprile 2014 e, 4 anni ed una settimana dopo, il risultato finale è sempre quello: il Bolzano vince la gara decisiva alla Volksgarten Eisarena di Salisburgo e si porta a casa la coppa.
La prima occasione del match è per il Bolzano grazie ad un'incursione di Oleksuk che crea qualche problema a Starkbaum, ma Salisburgo prende subito in mano le redini del match anche se non riesce a creare pericoli alla porta difesa da Pekka Tuokkola che disinnesca anche il siluro scagliato da Trattnig. Poco dopo il Bolzano resta con l'uomo in meno a causa di un 2+2 fischiato a Chris DeSousa, ma il PK biancorosso giostra in maniera egregia ed i padroni di casa non riescono a passare. Altra penalità ai danni dei biancorossi, questa volta seguita poco dopo da una penalità ai danni di Bobby Raymond . Proprio sulla coda della penalità ai danni dei Red Bull, il Bolzano trova la rete del vantaggio grazie a Monardo: il numero 40 dei Foxes entra nel terzo avversario e serve Matias Sointu, il numero 12 punta Starkbaum e tira; il goalie avversario cerca il disco dopo il rebound ma non lo trova, a differenza di Domenic Monardo che infila in rete. Passa circa un minuto di gioco ed il Bolzano raddoppia: Matt Tomassoni devia un tiro di Sointu inventandosi un assist al bacio per DeSousa, dimenticato libero nello slot da Ryan Duncan e per il numero 28 biancorosso è un gioco da ragazzi mandare per i ghiacci Starkbaum ed infilare il disco in rete. I padroni di casa barcollano, cercano di reagire, ma alla prima pausa il punteggio dice 0-2 in favore del Bolzano che, poco prima della sirena, rimane con l'uomo in meno per una penalità fischiata ad Angelidis.
Il sontuoso PK dei Foxes uccide i restanti 83 secondi di superiorità numerica avversaria in avvio di frazione centrale, senza che i “tori rossi” riescano a rendersi pericolosi per Tuokkola. Il Salisburgo sembra non capirci nulla e, al 25:09, il Bolzano cala il tris con Luca Frigo, bravo a finalizzare un contropiede infilando il disco fra palo e biscotto del portiere.
I padroni di casa si gettano in avanti alla ricerca del gol che riaprirebbe il match, ma rischiano su una conclusione di DeSousa che manca il bersaglio grosso di un nulla.
Ci prova Heinrich, ma Tuokkola devia sulla traversa con il gambale; poco dopo Matias Sointu non finalizza un 2 contro 1 sparando addosso a Starkbaum. Ennesima penalità contro il Bolzano per un'ostruzione fischiata a Egger, ma il powerplay di Salisburgo è troppo complicato e l'occasione sfuma, così come sfuma anche la successiva superiorità numerica dei padroni di casa che, dopo pochi secondi, perdono Hughes per una bastonata. In 4 contro 4, Tuokkola rischia la penalità per ritardo di gioco, ma il disco per sua fortuna non esce dal ghiaccio. Il secondo tempo si conclude con un tiro di Pallestrang bloccato da un difensore e con le due squadre che vanno al secondo riposo con gli ospiti avanti nel punteggio.
In avvio di ultimo periodo, ci prova subito Trattnig con un'azione solitaria che viene respinta dalla difesa biancorossa e dai gambali di Tuokkola; poco dopo è Frigo a bloccare un tiro Schremp con il corpo.
I padroni di casa ci provano ma non riescono a venire a capo del problema; sfiorano la rete con l'uomo in più quando è Clark a salvare la propria rete sdraiandosi sulla linea di porta a Tuokkola battuto. Passano pochi secondi ed i padroni di casa colpiscono una traversa clamorosa, poi rischiano su un contropiede di Sointu che non riesce a trovare lo spiraglio giusto per bucare Starkbaum.
Negli ultimi 10 minuti, i padroni di casa aumentano la pressione alla ricerca del gol e lo trovano al 54:29 con Viveiros che indirizza in rete un assist di Schremp.
Il coach di Salisburgo rischia il tutto per tutto e toglie Starkbaum per il sesto uomo di movimento, ma trova la rete quando mancano solo 87 secondi alla fine grazie ad un bolide di Peter Muller.
Proprio allo scadere ci prova Schremp, ma la sirena finale decreta la vittoria del Bolzano che conquista la sua seconda EBEL dopo quella del 2014, coronando così una stagione partita malissimo e conclusa con una vittoria tanto bella quanto impensata.
Siamo noi, siamo noi, i campioni della EBEL siamo noi!
Riccardo Giuriato
RBS-HCB 2-3 (0-2; 0-1; 2-0):13:41 Domenic MONARDO (0-1); 14:40 Chris DESOUSA (0-2); 25:09 Luca FRIGO (0-3); 54:29 Layne Viveiros (1-3); 58:33 Peter Muller (2-3)
Finali (serie “best of seven”)
RBS-HCB 2-3 (3-4)