sogni oro cuore new
 
Cari amici, 
ben ritrovati a tutti quelli che come noi hanno i colori biancorossi del HCB nel cuore. CUORE che ormai, per quanto riguarda noi tifosi del Bolzano, si deve abituare a sapersi progressivamente dilatare per potersi gonfiare di un ORGOGLIO smisurato, tante sono ormai le imprese e le relative emozioni che deve accogliere e contenere. Un’abitudine alla quale ci sottoponiamo ben volentieri, e del resto d’ora in poi non ci potranno più essere scuse di sorta... sarà obbligatorio CREDERCI SEMPRE E COMUNQUE perché spesso quello che sfioriamo è destinato a tramutarsi in ORO. Abbiamo ancora vivo (e mai più ci abbandonerà) il ricordo dell’impresa coronata il 20 aprile scorso, quando i Foxes, dopo essere partiti dal fondo della classifica, si sono resi autori di un vero capolavoro, battendo Salisburgo per la 2ª volta nella serie finale in trasferta anche in gara 7, prendendosi meritatamente il secondo  titolo della loro storia nella Erste Bank Eishockey Liga, dopo quello ottenuto da matricola all’esordio nel 2014. Con il secondo Karl Nedved Trophy sollevato al Volksgarten di Salisburgo e più di 700 partite disputate con i colori della sua città addosso, ci saluta trionfalmente il nostro Capitano #17 Alexander Egger lasciando il testimone ad Anton Bernard, che siamo  certi saprà ricalcare l’esempio del suo prestigioso predecessore. Ripartiamo da detentori del titolo, da CAMPIONI in carica (ma si... scriviamolo, ripetiamocelo, sottolineiamolo, ricordiamolo a tutti senza perdere occasione), ripartiamo da Toni #18 e da Kai, “l’uomo dei sogni”, come qualcuno l’ha rinominato, un uomo di sport, un uomo e un allenatore pragmatico, concreto. Tanto pratico e realista che, da quello che abbiamo letto a riguardo della campagna acquisti del Bolzano, sembra si sia Imitato ad affermare serenamente: “io valuto semplicemente il materiale che la società mi ha messo a disposizione dopodiché, osservando le caratteristiche e le attitudini dei ragazzi, creo la squadra e cerco di dargli il migliore gioco possibile”. E anche quest’anno il “porto di mare” HCB, oltre ai saluti di Alex #17, di Matt Tomassoni (anche per lui 2 titoli EBEL con la nostra maglia! grazie!) e di Angelidis ha visto “salpare” per altri lidi diverse “imbarcazioni”: Tuokkola e Climie, Carlisle, Clark (Vienna), Gartner (KAC), Halmo, Sointu, Austin Smith, Monardo, DeSousa (Vienna), Oleksuk (Graz). Un ringraziamento particolare va ancora a Michele Marchetti, ragazzo simpatico e generoso cha abbiamo avuto il piacere di ripagare con un titolo di Campione ma soprattutto a Markus Gander, per il quale non ci sono altre parole per definirlo se non l’inflazionato (ma in questo caso assolutamente non banale) UNO DI NOI! GRAZIE Markus, grazie di tutto; Bolzano ti abbraccia e contraccambia il tuo coraggio e spirito di sacrificio con (meritato) affetto e 2 titoli EBEL che anche tu hai contribuito a conquistare.
13 invece i nuovi arrivati che citiamo velocemente: Leland Irving (GK), Tim Campbell, Paul Geiger, Matt MacKenzie, Markus Nordlund e Tobias Brighenti i nuovi difensori; Mike Blunden, Andrew Crescenzi, Brett Findlay, Matti Kuparinen, Daniel Catenacci, Massimo Carozza, Ivan Deluca i nuovi attaccanti. Un caloroso benvenuto a tutti i ragazzi, Bolzano vi vuole già bene, da parte nostra non vi faremo pentire della vostra scelta! E il ritorno di Supermarcoinsam#8 quanto valore aggiunge al nuovo team?
Le 5 amichevoli estive, la partita di Alperia Cup ma sopratutto le più recenti e attendibili 4 gare di Champions Hockey League (se non altro per l’altissimo livello degli avversari), fatte salve alcune eccezioni dovute a infortuni o a ritardi di condizione, già hanno dato le prime più che confortanti indicazioni sul valore tecnico e atletico/agonistico dei nuovi arrivati e di quello che “chef” Suikkanen potrà servire in tavola per soddisfare i fini e insaziabili palati dei buongustai frequentatori del PalaOnda. Le vittorie contro i vice campioni di Svezia e contro i finlandesi del IFK Helsinki (ma anche la sconfitta di misura a Skellefteå) , ma soprattutto il modo in cui sono state ottenute, indicano sicuramente la strada giusta per consolidare lo spirito di squadra e la voglia di sacrificarsi l’uno per l’altro. A noi tifosi non resta che, una volta di più, rafforzare sia l'amore già smisurato per la nostra maglia che l’ORGOGLIO per quanto i ragazzi che la indossano sanno dimostrare sulle piste ghiacciate di mezza Europa, rafforzando ancora di più le CERTEZZE che il marchio HC Bolzano porta con sé. Siamo sicuramente e giustamente conosciuti, rispettati, stimati, apprezzati e anche temuti da un numero sempre più grande di avversari. Ricordiamo ancora con sottile piacere il pick dello scorso anno; il momento in cui, dopo Vienna e Salisburgo anche Linz preferì non scegliere la squadra che solo all’ultimo respiro era riuscita ad acciuffare i playoff, dopo  aver tristemente navigato all’ultimo posto della graduatoria. Una immancabile e doverosa menzione va come sempre a Dieter Knoll (senza ombra di dubbio una delle CERTEZZE più concrete del HC Bolzano) che, oramai da qualche anno insieme al figlio Georg, riesce senza quasi mai sbagliare un colpo, a presentare all’inizio di ogni stagione una selezione di nuovi giocatori che immancabilmente ci ha poi sempre saputo emozionare e divertire non fallendo mai il prestigioso prolungamento della stagione con l’ingresso ai playoff. 
Anche le quattro partite di CHL giocate, dicevamo, che molto hanno già fatto intravedere di quello che potrebbe essere un’altra stagione di serate memorabili da vivere al PalaOnda, hanno aggiunto altre CERTEZZE a una base già solida costituita principalmente dallo “zoccolo duro” dei nostri ragazzi: Toni, Marco e Daniel su tutti, ancora una vola in trincea, scelti ancora come pedine fondamentali negli special teams a mostrare a tutti cosa significa “prima la squadra”. La CHL ci ha mostrato che non solo a livello di singoli ci siamo, non solo la 1ª linea sembra essere veramente molto forte, che a livello difensivo siamo più completi e strutturati, cha se era difficile trovare un goalie che non facesse rimpiangere Pekka Tuokkola, beh forse siamo riusciti a pescare anche meglio e che i giovani arrivati hanno mostrato grandi potenzialità. Con le gare di CHL abbiamo infilato altre 4 perle preziose alla ricca collana della storia del club biancorosso e ora anche l’impensabile superamento del turno diventa possibile. Ancora una volta abbiamo la possibilità di trasformare i nostri sogni in ORO, entrare tra le prime 16 della CHL potrebbe essere veramente un “cameo” non indifferente. Ma non lasciamo troppo libere le briglie della fantasia e restiamo con ipiedi per terra, proiettiamoci con entusiasmo all’inizio imminente del nostro sesto anno in Erste Bank Eishockey League, un torneo dove siamo stati ammessi per colmare un vuoto e del quale invece siamo diventati protagonisti di successo, aumentandone il prestigio e regalando pagine memorabili che hanno lasciato tifosi avversari e osservatori di  mezza Europa meravigliati, increduli e affascinati. Ho lasciato in conclusione a questo commento di apertura della stagione la citazione della nostra splendida CURVA. In un articolo dove il filo rosso che lo percorre tira in ballo parole come CUOREORGOGLIO è ovvio che il pensiero vada al nostro fondamentale 7º uomo, un’altra delle nostre CERTEZZE, instancabile inarrestabile, sempre presente e che spesso sa interpretare i momenti di difficoltà dei ragazzi trascinandoli e sospingendoli a centrare l’obiettivo. Un tifo incessante, coreografico, fantasioso, senza nessun supporto di tamburi o disc-jockey, un tifo non "dopato": un altro valore aggiunto che il Bolzano ha portato ad impreziosire la Lega EBEL e ora anche il palcoscenico della  CHL.
Mi piace concludere nello stesso modo della puntata precedente a questa: La vera forza del Bolzano è questa sorta di unione fra la città e la sua squadra che ha fatto sì che in questi 5 anni di crescente entusiasmo sia andata creandosi una comunità di persone che non vedono l’ora di andare al PalaOnda, che ci sia l’opportunità di stare insieme per affrontare e condividere una bella trasferta. In un positivo confluire di migliaia di storie diverse in un’unica ossessione, quella per l'hockey su ghiaccio e i colori della propria città.

CI VEDIAMO TUTTI AL PALAONDA. FORTI INSIEME. GO FOXES!!!  A PRESTO.

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il vostro Mr. Fox foxicon

P.S. Sapete che ormai ho questa consuetudine di accompagnare queste che non sono altro che (spesso confuse) riflessioni a ruota libera con delle canzoni che abbiano un qualche nesso con i concetti espressi.

Questa volta, ho scelto la famosa PRIDE (Orgoglio) degli U2, GOLD degli Spandau Ballet e una, suggerita da chi ha i figli ragazzini che seguono le boy-band che imprversano nelle radio durante l’estate: Benji & Fede con Moscow Mule (Mr. Fox accontenta un po’ tutti ma il testo è interessante: siamo in CHL, abbiamo fatto altre cose impensabili, ci stiamo bene e non la vogliamo lasciare...

ORO
credi sempre nella tua anima
hai avuto il potere di sapere
che sei indistruttibile
credici sempre, perché tu sei
ORO
 
Sta finendo l'estate
Ho imparato a baciare
Sto imparando a parlare sto posto è stupendo non ci sto credendo
L'abbiamo fatto davvero
Potremmo dire io c'ero
Abbiamo preso un aereo poi siamo saliti più in alto, più in alto del cielo
E non voglio tornare
E anche se tutto si spegne, la musica scende tu non ti fermare continua a cantare
Quel giorno davvero, davvero, davvero, davvero, davvero
Potremmo dire io c'ero, io c'ero, io c'ero, io c'ero, io c'ero