di Sergio Bertoli

Bisogna essere sinceri, ha vinto il migliore, Salisburgo si è dimostrato squadra forte, quadrata, con un sistema di gioco importante e, una volta tanto cinica, concreta e con tanta fame di rivalsa nei confronti di chi (2 anni addietro) ha osato strapparle un titolo che nessuno pensava potesse finire nella bacheca di via Galvani. Almeno 2 delle 6 reti messe a segno dalle lattine sono state semplicemente splendide, i puristi dell’hockey avranno sicuramente visto blocchi e controblocchi ai danni dei terzini in maglia biancorossa che hanno consentito agli avanti ospiti di presentarsi a tu per tu con Jaro Huebl per poi trafiggerlo inesorabilmente.

E il Bolzano? Le volpi hanno giocato una grande partita, si sono portate avanti per 3 – 1 e per almeno 5 minuti sono state sul punto di uccidere il match, non ci sono riuscite, poi c’è stato il grande ritorno dei Red Bulls che hanno ribaltato il risultato e, con un parziale di 0 – 4 si sono portati sul 3 – 5 e qui si è visto nuovamente il grande, vecchio cuore biancorosso, che ha permesso ai nostri di riaprire il match con la rete del 4 – 5, salvo poi venire castigati con l’empty net goal che ha chiuso la contesa. 

Nessuna fase di studio nel Big Match della seconda giornata di Pick Round, locali e ospiti se la giocano a viso aperto e dagli spalti si può assistere ad una delle più belle partite di questa annata. Al 3:10 Salisburgo mette la freccia e passa, combinazione da manuale Kutlak – Trattnig – LATUSA con quest’ultimo che beffa Jaro. Bolzano non ci sta ed inizia a piazzare le tende davanti ad un incerto Gracnar, finchè una splendida apertura di Gander mette SAVIANO in condizione di partire a razzo dalla rossa di centropista e STEVE mette dentro a mezza altezza facendo esplodere il PalaOnda al minuto 11:22.

La frazione centrale vede in avvio un Bolzano spumeggiante che mette in grandissima difficoltà i campioni in carica, che devono alzare bandiera bianca quando un formidabile tiro da posizione impossibile di MARKUS GANDER termina la sua corsa all’incrocio dei pali sopra la spalla destra di Gracnar, quando l’orologio segna il minuto 7:35. I Foxes sono un fiume in piena, passa appena un minuto e 10 secondi e Reid temporeggia sul cerchio dell’ingaggio per poi servire il fantastico rimorchio vincente di capitan ALEXANDER EGGER che fulmina ancora Gracnar per il 3 – 1 a questo punto meritatissimo. I padroni di casa non sono sazi e spingono a mille mancando per un’inezia in più occasioni la rete del 4 – 1 che avrebbe probabilmente chiuso il match, poi però in meno di un minuto Salisburgo pareggia: al minuto 16:17 nel corso di una penalità differita contro i padroni di casa blocchi e controblocchi davanti a Huebl con STERLING che trova il pertugio giusto per accorciare e, al 17:12 stesso copione con FAHEY che mette dentro il disco del 3 – 3.  

Gli ultimi 20 minuti iniziano con Bolzano che può sfruttare 1 minuto e 41 secondi di superiorità numerica, ma non appena gli uomini di Ratushny tornano in 5 passano a condurre grazie ad un gran goal di KOMAREK al 2:07. Film già visto al minuto 4:44, altra penalità differita, nuovamente difesa bolzanina fermata da un gioco di blocchi davanti a Jaro con AQUINO che mette dentro il puck del 3 – 5. Bolzano è in ginocchio, Salisburgo gioca come fa il gatto con il topo e pare sul punto di dilagare, ma i 3.200 del PalaOnda continuano ad incitare i loro beniamini e l’ARMATA BIANCOROSSA risorge, trovando la rete della speranza a 5 minuti e 2 secondi dalla sirena finale grazie a FOSTER servito magnificamente da Nick Palmieri. Il PalaOnda si incendia, Bolzano di colpo trova forze inimmaginabili e cinge d’assedio Gracnar, finchè nel momento cruciale non viene tradito dal suo uomo di maggior esperienza  Brendan Bell (o da un’eccessiva fiscalità della quaterna arbitrale dipende dai punti di vista) che si fa fischiare 2 minuti di penalità per cross-check! Mancano solo 2 minuti e 14 secondi alla fine e le volpi non possono far altro che difendersi aspettando magari un ingaggio in attacco per provare qualcosina, cosa che puntualmente avviene a 40 secondi dalla fine, ma inspiegabilmente coach Pokel lascia Jaro a difesa della gabbia. L’ingaggio viene vinto dagli ospiti (quindi Pokel ci aveva visto giusto), ma nel prosieguo dell’azione Huebl abbandona il ghiaccio per un sesto uomo di movimento consentendo  a DUNCAN di firmare l’empty net goal del 4 – 6 che, con 21 secondi da giocare chiude di fatto la contesa.

Che dire? Peccato, per circa 10 minuti quando si era sul 3 – 1 Bolzano era in vetta al Pick Round, mentre ora è malinconicamente 5°, ma siamo ancora all’inizio e, alla luce di queste prime 2 giornate EGGER e compagni hanno dimostrato di poter competere con chiunque.