FullSizeRender Giorgio inizioAppena solo 8 turni di regular season dietro le spalle, tanto che la beffa di Innsbruck sembra sia storia di ieri e al solo nominarla la bocca si riempia ancora di un sapore così amaro che potremmo fare a meno del digestivo per il resto della nostra vita.

 Ma alla luce dei risultati raggiunti e della posizione in classifica, tutto sembra aver seguito una logica ampiamente prevista e forse anche banalmente scontata. Tutti ci siamo espressi nei nostri commenti al bar, allo stadio, nel forum del nostro sito, o nella chat di HCBfans (esclusiva riservata ai soci, con gli aggiornamenti in tempo reale delle news biancorosse -fatevi soci !!!- ?? ) più o meno negli stessi termini: squadra giovane, pre-season con molte gare e quindi con un miglioramento rispetto agli scorsi anni ma contro troppi avversari di livello inferiore, molti giocatori nuovi (13 per l'esattezza), molti di loro esordienti in un campionato in Europa, diversi italiani per nulla abituati a ritmi, contrasti e intensità ben diversi rispetto al campionato del cortile. Per quanto riguarda poi nello specifico la giovane età di molti dei ragazzi, sono infatti ben 7 i biancorossi nati tra il '95 e il '93. Alla prima casalinga, Pokel si trova fra le mani un gruppo di giocatori (non ancora squadra) probabilmente frustrati e forse shockati dall'impatto in terra tirolese nel nuovo torneo e dall'esito di una gara che avevano riacciuffato  e riportato sui binari di una vittoria (fino al 5:3) forse più figlia dell'orgoglio che di superiorità tecnico-tattica. 8 gol sul groppone del portiere + esperto fra i 2 in rosa e il dilemma di chi schierare contro la corazzata Linz. Credo che la lucida consapevolezza di coach Tom, soprattutto su quale sia la qualità del "materiale" a disposizione quest'anno, gli abbia fatto scegliere x il meglio: "siamo ancora in ritardo, difficilmente la spunteremo, non voglio rischiare di giocami dal punto di vista psicologico il goalie che vedo come più affidabile e quindi meglio la crescita che i punti ad ogni costo". Continuando con l'alternanza delle gare amichevoli, dentro Smith, e Foxes che comunque girano su buonissimi ritmi, meriterebbero anche un significativo vantaggio ma alla fine è 0:5. Qualcuno mugugna, ma chi ha seguito i ragazzi fin da Garmisch e, ovviamente, il cuore del tifo biancorosso, ringrazia e rincuora la squadra. Tiriamo dritto per la nostra strada! Ed è un crescendo di prestazioni e risultati: un punto a Vienna (altro piccolo rimpianto), 2 a Znojmo per poi aggiungerne a questa prima vittoria della stagione 2016/17 altre 4 consecutive, impreziosite da quella ottenuta alla Red Bull Eishockey Arena. Il cantiere è, per ovvie ragioni, ancora aperto. Forse la sola scelta del portiere che dovrà difendere con maggiore continuità la gabbia biancorossa sembra essersi risolta a favore del più esperto Melichercik (Jacob ha grande talento e solo 21 anni...). Anche se le statistiche al momento ci valutano come la 2ª miglior difesa, molto lavoro da fare in questo reparto, soprattuto per registrare i meccanismi, anche se l'arrivo del 36enne Glenn ha portato tanta esperienza, lucidità e classe. Esperienza alla quale, per il momento, spesso si aggrappa anche il capitano. È la grande voglia di giocarsi al meglio l'occasione che si traduce in grinta pura per il positivo Daniel Glira. Promettente anche Everson tanto da venire scelto per fare coppia con il talentuoso # 47.  Seymour, Gellert e Obedörfer ancora in ritardo. Davanti i terzetti "girano" discretamente un po' tutti. A sprazzi applausi a scena aperta per Yogan (imparerà a giocare + per il collettivo, non dimentichiamoci che è alla 1ª esperienza fuori dal Nordamerica. 25 anni per lui), Reid e Frigo. Direi buono anche l'approccio con l'Europa dell'americano Jesse Root. Per il resto vorrei attendere ancora qualche gara, anche perché la modalità di schierare la squadra scelta dal coach, mi sembra che dia priorità assoluta all'importanza soprattutto del gruppo. Tutti i terzetti d'attacco prevedono per ora almeno un giovane italiano (per il 12º si alternano Frank e Marchetti). Quello che, per fortuna, sembra non mancare mai è, anche quest'anno, quella giusta chimica necessaria, quello spirito di gruppo che spesso ha fatto le nostre fortune. E sappiamo tutti che ruolo e importanza hanno in tutto questo sia i ragazzi altoatesini della vecchia guardia che il calore contagioso della curva, di nuovo compatta come 4 anni fa sotto l'insegna dei "Figli di Bolzano". 
Intanto "veleggiamo" al 4º posto ma l'entusiasmo e la giusta sfacciataggine che caratterizza un team giovane e ambizioso come il nostro ci fa guardare alle posizioni sopra di noi dalle quali siamo separati da una macinata di punti. La strada è ancora lunga  ma le giovani volpi biancorosse hanno fiato, voglia, fame e ambizione di imporsi e gridano forte per farsi sentire fin lassù in vetta: SIAMO IL BOLZANO... ARRIVIAMO!!!
Shout To The top: we arrive!

 

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