Graz ottobre 16 INIZIO

 (di Riccardo Giuriato) Quella che doveva essere la partita della riscossa, è stata forse una delle peggiori partite del Bolzano nella sua avventura in EBEL.

Numerose le notizie e le novità: poco prima dell’inizio della partita, i Foxes hanno annunciato l’ingaggio di Glen Metropolit, un “signor nessuno” da 437 partite e 164 punti in NHL (e tralasciamo la carriera in Europa del nuovo centro dell’HCB). Rispetto a martedì cambiano i portieri: Smith e Höneckl sostituiscono Melichercik e Dahm; Daniel Frank è ancora fermo ai box e quindi ghiaccio anche per Marchetti.

I nostri ragazzi partono subito bene e, dopo 3 minuti e 18, Ryan Glen serve a Luca Frigo un disco che deve solo essere spinto in rete: Höneckl è battuto e per Luca è il primo gol in Erste Bank Eishockey Liga. I Moser Medical accusano il colpo ed i Foxes cercano subito il raddoppio, ma Everson si ritrova il disco troppo sotto e non riesce a concludere. Jacob Smith si destreggia bene sulle conclusioni di McLean, Pelech, Woger e Nash, ma deve capitolare sulla conclusione di Kevin Beach con il Graz in power-play; le volpi però non ci stanno e piantano le tende nel terzo avversario, ma non riescono a trovare il varco giusto per battere il goalie avversario. Poco prima della sirena, è Brophey a tirare, ma Jacob risponde “presente” e respinge col gambale.

Bene i ragazzi all’inizio del secondo drittel, ma a quanto pare i ragazzi di Pokel soffrono di una strana sindrome per la quale non riescono a giocare in maniera decente le superiorità numeriche; va detto che i Foxes sviluppano una gran mole di gioco in attacco, hanno occasioni clamorose per passare  nuovamente in vantaggio, ma la gabbia dei 99ers rimane inviolata; in più, Markus Gander si becca 5+20 per testata (!?!) dopo soli 9 secondi di pp biancorosso e Smith si trova a dover compiere degli autentici miracoli sulle conclusioni avversarie (Beach su tutti). Nemmeno il giovane fenomeno può nulla però contro la sfortuna: a fil di sirena Thomas Pöck conclude a rete ed il disco, beffardamente, rimbalza sulla spalla di Jacob e poi finisce dentro la rete e ci vuole l’istant replay agli arbitri per decretare il vantaggio ospite.

Nella terza frazione ti aspetteresti un Bolzano con il sangue agli occhi, invece le volpi sembrano inermi davanti alla difesa degli austriaci; gli attacchi dei biancorossi diventano man mano sempre più confusi ed inconcludenti; la gestione dei pp è assolutamente inefficace, pochi tiri dalla blu e tanti, troppi giocatori che cercano la gloria personale. Va detto, per amore di giustizia, che il Bolzano ha almeno il merito di provarci, ma quando coach Pokel toglie Smith per il sesto uomo di movimento, i 99ers trovano la rete del definitivo 1-3 con Brophey.

Ora i ragazzi hanno di fronte due trasferte (Szekesfehevar e Lubiana) per cercare di invertire il trend negativo.