Un grande saluto a tutti i cuori biancorossi!
Termina il mio "letargo estivo", che avevo pure anticipato con l'ingresso in semifinale, forse, come molti di noi, inconsciamente appagato dalla entusiasmante sfida, meritatamente vinta, contro i già storici rivali di Linz. Mi rendo conto che nove mesi di silenzio sono tantissimi ma del resto Mr. Fox non ha la presunzione di essere una voce necessaria o indispensabile nel panorama della critica o di riflessione sulle vicende biancorosse (ci mancherebbe...), noi volpi siamo animali selvatici e ci facciamo guidare dall'istinto, dall'estro del momento, magari anche da un momento di rabbia, di delusione o da un eccesso di ottimismo o da una speranza, da un illusione, sicuramente sempre da tutto quello che ci lega ai colori di quelle maglie che rappresentano la nostra città e che interpretano sul ghiaccio la nostra passione.
Ma veniamo a noi. Noi che per il quinto anno ci apprestiamo alle sfide del torneo EBEL, che ci ha visto sempre fra i team meritevoli di disputare i playoff, in una veste completamente rinnovata.
Ed è proprio questo aspetto, unito all'eccitazione che sempre accompagna l'avvio di una nuova stagione dopo mesi di lontananza dalle piste ghiacciate, che ci rende ancora più impazienti e affamati di hockey giocato e di H.C. Bolzano nello specifico. Una primavera che introduce l'avvio del "mercato" acquisti/cessioni nel solito modo, fra mugugni e recriminazioni ("io il #47 l'avrei tenuto, ...e il #15 no? ma un combattente come Vallerand? e Pandoro?...), insomma nulla di nuovo sotto il sole... Poi la scossa, la scintilla che ha dato il via al "BIG BANG", che io definirei 2.0, del H.C.B. degli ultimi 5/6 anni.
Il primo fu indubbiamente la decisione ormai storica presa dal Dr. Knoll di abbandonare il torneo nazionale per approdare in EBEL, lasciando poi tutti da un lato pietrificati, dall'altro inesauribilmente orgogliosi con quella esaltante cavalcata che ci permise di vincerla al 1º tentativo. Il 2º BIG BANG credo sia da ricondurre alla scelta datata 15 giugno 2017 quando, in cima alla pagina della nuova stagione, è stato deciso di togliere il nome di Tom Pokel, affidandolo ai capitoli della gloriosa storia biancorossa, e di scrivere il nome di Pat Curcio come nuovo capo branco dei Foxes. Da quel momento, molte cose che venivano gestite di consuetudine, con il solito approccio, con una metodica riconoscibile e riconducibile a "capacità gestionali di alto profilo" mediate dalle esigenze tecniche avanzate dal coach, hanno cominciato a prendere una piega diversa, sembrerebbe più condivisa, talvolta mettendo come prima scelta le proposte che le ottime conoscenze di Pat Curcio individuava come perfettamente calzanti al progetto di gioco e di squadra che lo stesso nuovo coach ha manifestato in maniera molto chiara fin dal suo primo incontro con lo stesso Knoll. Fra le sue prime parole: "sarà per me un'occasione per poter aiutare l’hockey italiano e soprattutto i migliori giocatori italiani a crescere...". Non mi sembra necessario puntualizzare né tantomeno fare riferimenti al predecessore con confronti e/o paragoni. E poi di seguito: "vorrei improntare la squadra su un gioco veloce ed emozionante, con giocatori giovani e motivati che vogliono migliorare ogni giorno insieme come squadra". E per fare un gioco veloce cosa ci vuole? 4 linee complete , ben assortite ed equilibrate, soprattutto con la 3ª e la 4ª, dato che le prime 3/4 squadre del torneo con le prime 2 linee (sulla carta) potrebbero essere ancora ad un gradino superiore rispetto a noi. E quindi grande intensità, aggressività a centro pista per indurre all'errore l'avversario e poi via a rifornire in velocità i cecchini che non sembrerebbero mancare. Ma non sono solo queste le qualità intraviste in una pre-season forse mancante di verifiche veramente impegnative (proprio volendolo cercare, unico pelo nell'uovo dell'estate biancorossa). La truppa assemblata dal A.D. e dal coach non manca di certo neppure nella maestria nel "far girare il puck", nel peso, inteso sia come Kg. e cm. ma soprattutto come volontà manifesta e già palesata di farsi rispettare e di essere SEMPRE presenti al fianco dei compagni meno portati per questo tipo di atteggiamenti. Nelle amichevoli fin qui disputate le balaustre hanno "tuonato" così potentemente e frequentemente come non si sentiva da anni... Per mettere in pratica un gioco che nelle intenzioni vorrebbe essere sempre brillante e propositivo è necessario che i terzini siano in grado di gestire il disco nelle uscite di zona. Curcio li ha chiesti e gli sono stati messi a disposizione. Sarà dovuto anche al livello degli avversari fin qui incrociati ma non si sono viste, se non raramente, le "liberazioni disperate" a spazzare il terzo pur di recuperare un po' di fiato. Insomma sembrerebbe un Bolzano molto ben assortito: con talento, visione di gioco, buone mani, la giusta grinta e cattiveria agonistica e non solo, ma soprattutto un team con molti leader, con giocatori e uomini di spiccata personalità. Si sono visti tantissimi ingaggi vinti, si sono visti degli ottimi PK (ma in questa situazione di gioco abbiamo sempre fatto ottime figure, spesso grazie a Marco, Toni, in passato Zizzi e altri) e credo che i presupposti per vedere degli ottimi PP ci siano proprio tutti. Non sta a me pesare o ipotizzare quanto questo nuovo corso sia da ascrivere ad un budget che a detta del A.D. è aumentato di circa l'8% (sicuramente molto importante), e conseguentemente alla volontà dello stesso Knoll piuttosto che alle richieste espresse e più facilmente esaudite dal coach, fatto sta che più di un vento ha spirato forte e deciso verso direzioni nuove e poco battute negli ultimi anni a queste latitudini. Sapete che non parlo mai volentieri dei singoli giocatori a questo punto della stagione, meno che meno dei nuovi, ma vorrei citare poche parole di Travis Oleksuk che riassumono quello che è lo spirito di questo nuovo gruppo: " Siamo ancora più tosti dello scorso anno, i nuovi arrivati sono giocatori di sostanza che hanno tanta fame e numeri interessanti. Non abbiamo certo faticato a fare gruppo. Non faccio paragoni, ma in allenamento vedo molta più intensità". Spira un vento importante anche per quanto riguarda i quadri societari che vedono il graditissimo ritorno di Enrico #19 Dorigatti nella veste di coordinatore tecnico del settore giovanile biancorosso. Che dire ancora? Ė il 5º anno ed è un crescendo di entusiasmo, crescono gli abbonati e gli spettatori, crescono gli sponsor e noi li ringraziamo veramente di cuore, cresce la passione del Dott. Knoll, sempre più libero di dedicarsi all'aspetto tecnico del suo/nostro Bolzano e noi gli auguriamo ancora tantissimi anni di soddisfazioni. Non facciamoci però travolgere da questo entusiasmo; sarà una stagione difficile, con un grande livellamento qualitativo ed estremamente equilibrata ma noi ci crediamo, ci crediamo sempre di più e coinvolti da tutti questi cambiamenti, in gran parte da noi spesso auspicati nel recente passato, non limitiamoci ad osservare distaccati, pronti a giudicare alla prima impressione ma soffiamo tutti insieme nelle vele già gonfiate dal vento del cambiamento scelto dalle componenti tecnico-societarie perché vogliamo e crediamo che sia un vento che soffia nella direzione dell'hockey del quale avevamo nostalgia, un hockey propositivo e grintoso fatto di tecnica ma anche di determinazione nel non farsi intimidire da niente e da nessuno.
Il vento del cambiamento biancorosso ha soffiato forte quest'estate, teniamolo costante, facciamo in modo per quanto sia possibile che la rotta non si inverta ma che all'orizzonte del cambiamento si riesca ad avvicinarsi sempre di più al nostro sogno.
FORZA RAGAZZI, GO FOXES!!!
(P.S. Thanks to Andrea for inspiration and boost.)
"Take me to the magic of the moment
On a glory night
Where the children of tomorrow dream away
In the wind of change".